Triade

10,00 

Concepito a cavallo fra modern jazz e latin jazz, caratterizzato da un’ammaliante finezza armonica e da una naturale inclinazione per un gusto melodico che colpisce di primo acchito, “Triade” è una sorta di autoritratto interiore, un disco il cui punto nodale è rappresentato dalla genuinità comunicativa e dalla generosità interpretativa di Daniela Falasca che, con lodevole essenzialità e senza mai ricorrere a stucchevoli virtuosismi autoreferenziali, si racconta e si descrive in note mettendo a nudo la sua autentica essenza artistica.

Concepito a cavallo fra modern jazz e latin jazz, caratterizzato da un’ammaliante finezza armonica e da una naturale inclinazione per un gusto melodico che colpisce di primo acchito, “Triade” è una sorta di autoritratto interiore, un disco il cui punto nodale è rappresentato dalla genuinità comunicativa e dalla generosità interpretativa di Daniela Falasca che, con lodevole essenzialità e senza mai ricorrere a stucchevoli virtuosismi autoreferenziali, si racconta e si descrive in note mettendo a nudo la sua autentica essenza artistica. Affiancato da un notevole trio formato da Arturo Valiante (pianoforte), Marcello Manuli (basso) e Glauco Di Sabatino (batteria), il CD prevede otto brani originali scaturiti dall’ispirata vena compositiva di Falasca, eccezion fatta per What a Wonderful World (Bob Thiele alias George Douglas), famosissimo evergreen diventato praticamente immortale soprattutto grazie all’immenso Louis Armstrong. Oltre alla sezione ritmica già citata, nel nuovo lavoro discografico di Daniele Falasca figurano due importanti ospiti: Vincenzo Di Sabatino (pianoforte in Città delle Rose) e la nota cantante Linda Valori in What a Wonderful World che, con la sua riscaldante e pervasiva vocalità soul, reinterpreta raffinatamente questo eterno capolavoro. L’autore spiega così la genesi e il mood di “Triade”: «È il mio decimo disco. Pensato, scritto e stampato in meno di un mese. Come in tutti i miei album, anche in questo ho dato risalto alle idee tematiche, ma con una novità: mi sono dedicato all’improvvisazione per la prima volta! È un disco modern jazz, in cui ascolterete ritmi latin jazz, tango moderno e ballad, interpretato dal mio quartetto stabile che vede Arturo Valiante al pianoforte, Marcello Manuli al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria. Gli ospiti che ho voluto coinvolgere sono delle persone speciali: in Città delle Rose, al pianoforte, troverete il mio ex insegnante di conservatorio Vincenzo Di Sabatino, mentre What a Wonderful World, l’unica cover presente, è interpretata dalla cantante Linda Valori».