Metodo per fisarmonica a bassi cromatici – C griff

30,00 

Questo metodo si rivolge ai fisarmonicisti che già suonano, anche da poco tempo, lo strumento a bassi standard e decidono di dedicarsi allo studio “classico”, con la conseguente necessità che il manuale sinistro suoni ad altezze reali.

Dopo anni di insegnamento con adattamenti, tra gli altri, dal repertorio pianistico, organistico, clavicembalistico e l’utilizzo di metodologie didattiche straniere, (sempre difficili da reperire), ho deciso di creare un metodo che potesse consentire all’allievo di passare al nuovo strumento nel più breve tempo possibile (naturalmente, sempre con l’aiuto di un ottimo insegnante), con esercizi rivolti, soprattutto, alla tecnica del manuale sinistro, tali da poter consentire l’approccio a studi e composizioni più avanzate nel futuro.

Questo metodo si rivolge ai fisarmonicisti che già suonano, anche da poco tempo, lo strumento a bassi standard e decidono di dedicarsi allo studio “classico”, con la conseguente necessità che il manuale sinistro suoni ad altezze reali.

Dopo anni di insegnamento con adattamenti, tra gli altri, dal repertorio pianistico, organistico, clavicembalistico e l’utilizzo di metodologie didattiche straniere, (sempre difficili da reperire), ho deciso di creare un metodo che potesse consentire all’allievo di passare al nuovo strumento nel più breve tempo possibile (naturalmente, sempre con l’aiuto di un ottimo insegnante), con esercizi rivolti, soprattutto, alla tecnica del manuale sinistro, tali da poter consentire l’approccio a studi e composizioni più avanzate nel futuro.

Il metodo è suddiviso in tre parti:

1.     Antecedente a ogni studietto a mani unite. C’è un esercizio preparatorio per la mano sinistra in posizione fissa (utilizzando da 2 a 5 note) senza passaggi o cambi di dita, finalizzato a una visione graduale della tastiera.

2.     In questa parte gli studi abbandonano lo schema fisso della mano sinistra e conferiscono alle composizioni più interesse musicale.

3.     Introduzione di composizioni e studi di autori dal ‘700 in poi di difficoltà progressiva, che agevolano lo studente ad avere una padronanza tale da poter eseguire opere di media difficoltà.

Ho omesso la diteggiatura della mano destra per consentire allo studente (sostenuto dal proprio insegnante) la libertà di mettersi la propria, in funzione al sistema dello strumento che utilizza.

Ho cercato, comunque, sin dall’inizio, di creare qualcosa di originale sotto forma di piccoli pezzi, allontanando il più possibile la tediosità e l’accademismo, pensando di poter raggiungere, in egual modo e con più interesse, il risultato prefisso.

Voglio ringraziare l’editore, che mi ha dato fiducia nella realizzazione di questo progetto, e, soprattutto, due persone che hanno contato molto nel mio percorso artistico: mio padre Renzo (allievo del famoso M° Luigi Oreste Anzaghi), che mi ha avvicinato alla fisarmonica, assecondandomi e spronandomi nello studio della musica, e il mio più importante Maestro, Emanuele Spantaconi, che mi ha insegnato ad amare e a conoscere la musica in tutte le sue sfaccettature.