Sei Variazioni su “Nel cor più non mi sento” WoO 70 (Ludwig van Beethoven) trascrizione per fisarmonica

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Il suono tenuto, polifonico, dello strumento a mantice, rilegge la scrittura originale in una dimensione polistrumentale. A queste variazioni è legato un aneddoto: Beethoven assisteva in teatro, in compagnia di una dama a lui molto cara, alla rappresentazione dell’opera di Paisiello.

 

The held, polyphonic sound of the bellows instrument, re-reads the original writing in a multi-instrumentalist dimension. To these variations is linked an anecdote: Beethoven, listened in a theatre to the performance of Paisiello’s opera with a lady very dear to him.

Il suono tenuto, polifonico, dello strumento a mantice, rilegge la scrittura originale in una dimensione polistrumentale. A queste variazioni è legato un aneddoto: Beethoven assisteva in teatro, in compagnia di una dama a lui molto cara, alla rappresentazione dell’opera di Paisiello. Giunta questa all’aria: “Nel cor più non mi sento”, la dama si rammaricò di aver perduto delle Variazioni su quel tema, da lei prima possedute. Beethoven scrisse nella notte sei Variazioni e le inviò il giorno dopo alla dama con queste parole: «Variazioni… perdute da… ritrovate da Ludvig van Beethoven».

(pp. 10 – trascrizione di Ivano Battiston)

 

 

The held, polyphonic sound of the bellows instrument, re-reads the original writing in a multi-instrumentalist dimension. To these variations is linked an anecdote: Beethoven, listened in a theatre to the performance of Paisiello’s opera with a lady very dear to him. Listening to the air “Nel cor più non mi sento” the lady regretted having lost some Variations on that theme, previously possessed by her. Beethoven wrote six Variations in the night and sent them to the lady the next day with these words: «Variations… lost by… found again by Ludvig van Beethoven».

(pp. 10 – transcription by Ivano Battiston)