Le impronte dei grandi della fisarmonica
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L’idea iniziale della presente pubblicazione era quella di fare un semplice catalogo per agevolare i visitatori del museo, che diventano sempre più numerosi: si volevano presentare con brevi cenni biografici i fisarmonicisti che dal 1997 hanno iniziato a lasciare la loro impronta arrivando ai nostri giorni. Nel corso del lavoro ci si è resi conto che numerose altre iniziative svoltesi a Recoaro Terme erano collegate al museo stesso, come le tante donazioni, le visite al museo dei partecipanti al Raduno dei Veterani della fisarmonica, che si tiene ogni anno, la consegna delle stelle al merito della Comunità Europea Accordionisti (C.E.A), il nutrito materiale storico di fotografie d’epoca e di partiture di cui il museo è venuto in possesso nel tempo. Ci è sembrato giusto ed opportuno dare quindi un adeguato spazio a tutto ciò che ha reso importante il museo anche per evidenziare l’interesse della città di Recoaro Terme per la fisarmonica.
Con la presente pubblicazione si vuole rendere omaggio a quanti hanno fatto grande questo strumento musicale, nato per rallegrare particolari momenti della vita del popolino, ma diventato oggi uno strumento capace di fare musica colta e di creare forti emozioni.
Un giusto ricordo e un riconoscimento particolare mi sembra indispensabile dare ai miei cari amici Bio Boccosi e Gervasio Marcosignori, il primo per essere stato l’ideatore del museo e di aver speso tempo e cura per renderlo “internazionale” ed unico del genere nel mondo. Con Gervasio il rapporto di amicizia è stato molto stretto: da lui ho imparato a valorizzare sempre di più la fisarmonica, con lui ho conosciuto tanti personaggi di primo piano della fisarmonica, con lui ho vissuto momenti indimenticabili di profonda amicizia nei trentadue anni di presenza quale presidente di commissione d’esami della mia scuola di musica.
La pubblicazione è stata resa possibile grazie al contributo degli amici Giancarlo Caporilli e Francesco Visentin che mi hanno aiutato e sostenuto nella ricerca dei dati dei quasi ottanta personaggi presenti nel museo. In particolare il Maestro Visentin mi è stato vicino e mi ha seguito nella realizzazione della pubblicazione tanto da diventarne sostenitore e coeditore. Un ringraziamento al Prof. Sandro Strologo che ha curato il volume e mi è stato vicino nella sua impostazione. Mi sembra infine doveroso esprimere il mio ringraziamento a quanti hanno dato il loro patrocinio e il loro contributo economico per la pubblicazione del volume.
M° Elio Bertolini