Pulsar
10,00 €
Traduce in musica le dinamiche della luce pulsata dei Pulsar, oggetti di origine stellare, proponendo con costanza ossessiva le dinamiche gravitazionali del materiale musicale generatore.
(LA PARTITURA IN OGGETTO È DISPONIBILE SOLO NELLA VERSIONE PDF)
Pulsar translates into music the pulsed light dynamics of Pulsar, objects of stellar origin, proposing with obsessive constancy the generating musical material gravitation.
(ONLY PDF VERSION)
Pulsar (2014), per tre fisarmoniche da concerto, pp. 13 (partitura) + pp. 13 (parti staccate)
Pulsar, per tre fisarmoniche da concerto, è l’ennesima mia composizione ispirata all’astronomia. Le altre sono Ganimede per fisarmonica e orchestra d’archi, Galaxy per vari ensemble e Alimede per fisarmonica e orchestra di fiati.
Le Pulsar sono oggetti compatti di origine stellare che hanno subito un collasso gravitazionale. Nella rotazione, trascinano un fascio coincidente di energia e, esattamente come un faro nella notte, le possiamo osservare dalla Terra solo quando puntano nella nostra direzione. Per questo le chiamiamo Pulsar: perché vediamo la luce pulsata.
Tradotto in musica, ho cercato di proporre con una costanza ossessiva il materiale musicale che inizia e finisce la sua gravitazione intorno a un doppio pedale Re – La. Caratteristica ritmica di questa composizione è il ribattuto, che percorre incessantemente tutto il brano filtrando anche attraverso melodie differenti, alcune di sapore stravinskiano.
«La musica è un lembo di cielo strappato al cosmo affinché l’uomo stesso possa scorgere in sé i più grandi misteri della Vita e dell’Universo» (Roberto Lupi, Il libro segreto di un musicista, 1972).
Pulsar (2014), for three concert accordions, pp. 13 (score) + pp. 13 (parts)
Pulsar, for three concert accordions, is another of my compositions inspired by astronomy. The others are Ganimede for accordion and string orchestra, Galaxy for various ensembles and Alimede for accordion and wind orchestra.
Pulsars are compact objects of stellar origin that have suffered a gravitational collapse. In rotation, they drag a coincident beam of energy and, just like a lighthouse in the night, we can only observe them from Earth when they point in our direction. That’s why we call them Pulsars, because we see pulsed light.
Translated into music, I tried to propose with an obsessive constancy the musical material that begins and ends its gravitation around a double pedal Re – La. A rhythmic characteristic of this composition is the retort, which runs incessantly throughout the piece filtering through different melodies, some of Stravinsky flavor.
«Music is a strip of heaven torn from the cosmos so that man himself can see in himself the greatest mysteries of Life and the Universe» (Roberto Lupi, Il libro segreto di un musicista, 1972).