Monocromo

10,00 

Ispirato ad una opera pittorica, ne evoca una tensione fatta di vibrazioni che attraversano diverse gradazioni di luce, in uno spazio ora inquieto e pulsante, ora sereno e disteso.

(LA PARTITURA IN OGGETTO È DISPONIBILE SOLO NELLA VERSIONE PDF)

Inspired by a painting work, it evokes a tension generaed by vibrations  crossing different  light shades, in a space now restless and pulsating, now serene and relaxed.

(ONLY PDF VERSION)

Monocromo (2020), per fisarmonica e live electronics, pp. 26 (partitura)

Monocromo è stato ispirato dalla pittura di Sonia Costantini e dalla sua ricerca sul colore. Ritrovo nelle sue opere una tensione che, dapprima sotterranea, cresce via via che ci si immerge nei suoi quadri. Una tensione fatta di vibrazioni che attraversano diverse gradazioni di luce, in uno spazio ora inquieto e pulsante, ora sereno e disteso.
Il brano è dedicato a Carlo Sampaolesi, fisarmonicista che mi ha sempre colpito per la fantasia con cui opera con il suono, nelle proprie interpretazioni. Le particolari sonorità che ho deciso di utilizzare in Monocromo ricercano quel confine sottile tra ciò che, nel mondo della fisarmonica da concerto, siamo soliti definire suono e ciò che siamo soliti definire rumore. Credo non ci sia un confine tra queste due polarità, ma una loro compenetrazione. Esse operano, in Monocromo, nelle loro diverse compenetrazioni, quali diverse gradazioni di materia sonora, similmente a quanto accade con la materia pittorica nelle opere di Sonia Costantini.

 

 

Monocromo (2020), for accordion and live electronics, pp. 26 (score)

Monocromo was inspired by Sonia Costantini’s paintings and her research on color. I find in his works a tension that grows more and more as one immerses oneself in his paintings. A tension made of vibrations that cross different shades of light, in a space that is now restless and pulsating, now serene and relaxed.
The piece is dedicated to Carlo Sampaolesi, accordionist who has always struck me for the imagination with which he works on sound. The particular sounds that I have decided to use in Monochrome seek that fine line between what we usually define sound and what we usually define noise. I believe there is no boundary between these two polarities, but their interpenetration. In Monochrome they operate, in their different stratifications, such as different gradations of sound matter, similarly to what happens with the pictorial material in the works of Sonia Costantini.