Il suono che interroga – Fisarmonica, composizione e tensione spirituale

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Sin dalle prime pagine, questo libro invita il lettore a varcare una soglia, non quella di un repertorio già noto, ma di un territorio critico in continua espansione, dove biografia e analisi si intrecciano per restituire la complessità di un linguaggio musicale ancora poco esplorato. Ho concepito questo volume come un laboratorio aperto, frutto di anni di insegnamento, ricerca e confronto con studenti, compositori e interpreti. Ogni capitolo nasce da una domanda, da un dubbio, da un’urgenza interpretativa; non per offrire risposte definitive, ma per generare nuove prospettive.

Sin dalle prime pagine, questo libro invita il lettore a varcare una soglia, non quella di un repertorio già noto, ma di un territorio critico in continua espansione, dove biografia e analisi si intrecciano per restituire la complessità di un linguaggio musicale ancora poco esplorato. Ho concepito questo volume come un laboratorio aperto, frutto di anni di insegnamento, ricerca e confronto con studenti, compositori e interpreti. Ogni capitolo nasce da una domanda, da un dubbio, da un’urgenza interpretativa; non per offrire risposte definitive, ma per generare nuove prospettive.

Il percorso si snoda attraverso opere che hanno segnato una svolta nella scrittura tra XX e XXI secolo, con particolare attenzione a quelle tensioni timbriche, strutturali ed espressive che rivelano un pensiero compositivo profondo e spesso spirituale. Da Berio a Gubaidulina, da Donatoni a Tiensuu, da Schmidt a Lundquist, ogni autore è presentato non come icona, ma come protagonista di un racconto in divenire, dove le scelte estetiche dialogano con la propria formazione, con il contesto storico e con le domande che la musica continua a porre.

Questo libro si rivolge a chi cerca nella musica non solo tecnica, ma visione. A studenti e docenti delle istituzioni accademiche, a compositori in cerca di nuove sonorità, a musicologi e appassionati desiderosi di esplorare un repertorio che interroga, emoziona e sorprende. Non è un manuale, né un’antologia, ma è una cartografia delle possibilità, un invito a pensare, ascoltare e interpretare con occhi nuovi”.